Esordio vincente per la Pro Favara in Coppa Italia che nella gara d’andata del primo turno del «Memorial Orazio Siino» ha battuto 3 a 1 a domicilio il Canicattì. Pur con un centrocampo inventato, per le contemporanee assenze degli squalificati Priolo, Salemi e Sorce, quella vista al «Carlotta Bordonaro», al cospetto di un avversario che punta al salto di categoria, nel complesso è sembrata una buona Pro Favara, spesso in possesso di palla, attenta in difesa e pungente attacco, con alcuni uomini già informa campionato, capace di andare a rete a ripetizione. La «prima» stagionale è finita così con la vittoria in trasferta dei favaresi, che attendono ora il ritorno per festeggiare il passaggio del turno. «Ci sarà ancora tutta una gara di ritorno da giocare – ci dice l’allenatore Raimondo Filippazzo -. Sono soddisfatto della prova, anche se non è una gara a doverci far montare la testa. Il campionato sarà lungo e difficile ma oggi devo dire bravi ai miei ragazzi. Ci mancava anche qualche elemento di troppo e davanti avevamo un avversario forte, il successo è un buon viatico per il futuro». Nonostante la sconfitta si mostra abbastanza soddisfatto anche il trainer del Canicattì, Alberto Licata che plasmando molto bene un gruppo molto rinnovato ma di grande qualità. «Per noi è stata, e lo sarà anche la gara di ritorno, una tappa di avvicinamento al campionato – ci dice l’allenatore canicattinese -. Abbiamo offerto un’ottima prestazione, mettendo sovente in difficoltà la difesa avversaria. La squadra ha ampi margini di miglioramento, alla luce soprattutto dei nuovi arrivati, gente come Alù, Ceruso e Di Somma». Quest’ultimo alla vigilia del derby è stato ingaggiato al posto di Zerbo. L’accordo con l’ex attaccante del Ribera, infatti, è saltato all’ultimo momento.