L’Akragas delude. Il Casteldaccia impatta all’Esseneto. I giganti perdono il primato.
Nella giornata in cui in centinaia rispondono all’invito a giungere all’Esseneto per incoraggiare i giganti dopo la vittoria in extremis in quel di Caltanissetta, ecco che i biancazzurri tradiscono le attese e scendono in campo parecchio svogliati (come sottolineerà anche il patron Deni a fine gara), contro quel Casteldaccia che fu la prima squadra a trafiggere Elezaj in campionato, segnando quasi subito, dopo 5 minuti, ed imponendo all’Akragas una gara in salita alla ricerca del pareggio.
Ecco, questo è quel che è accaduto anche oggi pomeriggio, con l’aggravante che i palermitani sono passati ancor prima, rispetto al match d’andata, dopo 1 minuto e 14 secondi dal fischio del sig. Salvatore Azzolina di Caltanissetta, tra lo stupore dei supporters di casa, increduli di fronte ad un’azione abbastanza semplice da leggere, quanto difficile da digerire per Barrera e Neri, autentici baluardi difensivi, che rimangono quasi immobili di fronte all’attaccante Stassi che trafigge da due passi un Elezaj apparso nel corso del match la brutta copia di quello ammirato nelle passate giornate. Doccia fredda per il popolo agrigentino che comprende subito che sarà una gara di grande sofferenza. Dai siti online giunge notizia del vantaggio dell’Enna che aumenta l’amarezza per il primato in classifica che quasi certamente, almeno per questo turno, andrà perso. L’Akragas subisce il brutto colpo e fa fatica a rimettersi in gioco. I fraseggi sono scarsi e si prediligono i lanci lunghi a cercare un isolato Vitelli. Mansour prova a dare una scossa, ma finisce col dribblarsi da solo perdendo palloni facili, forse per la voglia di strafare. Oggi non c’è Semenzin (in tribuna, forse per problemi di natura fisica), e si vede. Quasi sempre il gioco dell’Akragas è stato legato alla forma dell’esterno argentino vero catalizzatore del gioco offensivo ed oggi che era assente purtroppo si è visto. Il portiere ospite Di Paola, fatta eccezione per il tempo perso in occasione di ogni rimessa dal fondo, non è mai stato chiamato in causa. Gli unici pericoli creati dai giganti arrivano dai calci piazzati e sono sempre ad opera dei due centrali Neri e Barrera. Al 26° infatti il 5 argentino raccoglie una lunga rimessa con le mani di Dalloro, stoppa e tira al volo di destro, con la palla che termina alta sopra la traversa.
Al 36° invece il protagonista è Neri, che a mezzo metro dalla linea di porta palermitana sul cross a giro di sinistro di Bonanno, colpisce di testa senza però riuscire a schiacciarla verso il basso, così la palla schizza di poco alto sopra la traversa.
Allo scadere, entrambi partecipano alla realizzazione del gol del pari, con Barrera che di testa indirizza in porta sulla battuta di Garufo e Neri che la scaraventa oltre la linea di porta del Casteldaccia.
Grande festa sulle tribune per un pari che sembrava non dovesse più arrivare.
La ripresa offre pochissime emozioni. Al 6° ci prova Mansour con una conclusione dai 20 metri che termina fuori. All’11° ancora Barrera di testa, sugli sviluppi di un corner, mette fuori di pochissimo.
Akragas davvero vicinissima al vantaggio. Al 13° gravissima indecisione di Elezaj, che poteva costare carissimo all’Akragas. Barrera lascia scorrere la palla nell’area piccola, ma Elezaj non la chiama e palla che scivola pericolosamente in area senza che alcun avversario ci possa arrivare. Al 32° è Pavisich che potrebbe andare in rete ma Di Paola in uscita respinge con il piede la conclusione del tanque. Al 42° Mansour di testa sfiora l’incrocio dei pali.
Allo scadere proteste per l’Akragas che reclama un calcio di rigore per atterramento di Dalloro, sgambettato da Abbate all’incrocio dell’area di rigore giallonera.
Dopo 5 minuti di recupero, Azzolina fischia la fine di un match che sancisce il primato dell’Enna ed il probabile inizio di una crisi biancazzurra, vista l’involuzione tecnica e fisica che ai più è sembrata evidente. Terranova deve essere veloce a trovare le risposte ai tanti problemi evidenziate sin dalla cocente sconfitta di Enna, proseguita con la disfatta di Ragusa con l’Igea fino all’odierno pareggio con il modesto Casteldaccia, che ha fatto la sua onesta partita portando a casa un punto prezioso ed insperato alla vigilia.
Akragas. Elezaj; Lo Cascio, Barrera, Neri, Vizzini (66° El Yakoubi); Briones (59° Pavisich), Dalloro, Garufo (88° Brunetti); Bonanno (78° Bruno), Vitelli (69° Mannina), Mansour. All. Terranova (Sansone, Scozzari, Noto A., Cipolla).
Casteldaccia. Di Paola; Ferrara, Abbate, Prestifilippo, Prestigiacomo, Bertolino, Selvaggio (59° Lapi), Megna, Monti, Stassi (66° Minnone), Ribaudo (84° Scarpinato). All. Mineo (Marra, Schiavo, Sala, Cosentino, Alfano, Castronovo).
Arbitro. Salvatore Azzolina di Caltanissetta, coadiuvato da Salvatore Rubino e Salvatore Debole di Catania.
Reti. 2° Stassi (C); 45° Neri (A).
Espulso. Bonanno (A), dalla panchina al 90°
Ammonito. 53° Vizzini (A).
Angoli. 5-3