L’Akragas ha mollato. Altra sconfitta e contestazione inevitabile.
La Nuova Igea Virtus passa 2-0 allo stadio Esseneto di Akragas battendo un’Akragas ultima in classifica che doveva vincere per dare una scossa all’ambiente dopo la brutta sconfitta di San Cataldo di appena 7 giorni fa. E invece …
Favarin dopo il mea culpa nel post gara contro la Sancataldese a mio avviso persevera sbagliando l’assetto mandato in campo almeno nella prima frazione di gioco, che sarà anche quella decisiva. Insistere, adesso, con la difesa a tre è da incoscienti e vi spiego anche i motivi:
- Perchè devi vincere le partite e sarebbe preferibile aggiungere un attaccante o un centrocampista offensivo piuttosto che un difensore centrale. Non vedo cosa ci sia da perdere a questo punto della stagione.
- Non hai difensori centrali. Con la squalifica di De Marino (3 giornate) e con la contestuale cessione di Da Silva, l’Akragas ha perso due dei suoi tre centrali di difesa, per cui rimanendo con il solo Rechichi ed avendo a disposizione il giovane Prestigiacomo non hai il terzo, per cui verrebbe automatico pensare che sei “costretto” a giocare con la difesa a 4, 2 centrali e due esterni. Invece perseveri e scali a centrale l’unico centrocampista centrale buono che hai, Pusic che poverino non sa che pesci pigliare ed infatti nel primo gol dell’Igea, Calafiore buca letteralmente la difesa trovandosi incredibilmente da solo davanti a Dregan e lo infila agevolmente.
- Se metti Pusic in difesa sarà che disponi già in rosa dell’uomo giusto per sostituirlo. E invece no, perchè Sinatra, naturale sostituto, ragazzo educatissimo e perbene, non ha la gamba per svolgere al meglio questo difficile ruolo. Spesso c’è un buco a centrocampo e gli ospiti ci sguazzano che è una meraviglia, approfittandone anche in occasione della rete di Gambino che libero da qualsiasi contrasto prende la mira e segna dal limite. Due reti subite in poco meno di 2 minuti (tra il 21° ed il 23° del primo tempo).
- Unica nota positiva l’attaccante serbo Mudrinski. Un lottatore che avrebbe sin da subito avuto bisogno almeno di altri due compagni di reparto soprattutto per gli appoggi che ha fornito nel corso del match. Anche lui avrebbe meritato una migliore sorte nelle conclusioni a rete, di piede, di testa, in acrobazia. Ecco perchè sarebbe stato a mio avviso naturale scendere in campo con il modulo 4-3-3, che certamente avrebbe restituito un pò di entusiasmo a questa squadra che sembra spenta e che nella seconda metà della ripresa non ne aveva più dando l’impressione di avere mollato definitivamente.
Nella ripresa Favarin prova a rimediare schierandosi con il 4-3-3 e qualcosa in effetti accade, ma il danno è stato fatto, recuperare 2 reti a questa Igea Virtus, squadra quadrata e veloce, non è semplice per nessuno. Giallorossi molto corretti a dispetto dei trascorsi burrascosi tra le due compagini, non rubano nulla ed in qualche occasione fermano il gioco quando qualche giocatore dell’Akragas finisce a terra infortunato.
Tolti i tentativi di Mudrinski ed una conclusione di Nguigne, diagonale dal vertice alto dell’area di rigore ospite dopo an’azione avvolgente dell’Akragas al 55° condotta da Lo Faso, Meola e Mudrinski, non accade moltissimo. All’87° contropiede pericoloso dei barcellonesi che in 5 contro 1 sciupano tutto per la pronta uscita di Dregan che si butta sui piedi di Imoh subendo anche fallo.
Dopo 6 minuti di recupero l’arbitro fischia la fine del match e forse anche dei sogni o propositi di salvezza dell’Akragas in questo torneo di Serie D. In Sala Stampa dopo qualche minuto di attesa giunge il DG Strano che comunica quanto deciso dal patron Deni: l’Akragas è in silenzio stampa.
Lascia l’amaro in bocca alle centinaia di tifosi sparsi in giro per il mondo, per la mancata diretta streaming della partita dell’Akragas che ha impedito loro di continuare a seguire la gare dei propri beniamini. Pare che anche questa sia stata una decisione di Deni che solo qualche minuto prima della gara odierna ha fatto diramare un comunicato stampa senza però fornire alcuna spiegazione.
Il tabellino. Akragas – Nuova Igea Virtus 0-2 (0-2).
Akragas (3-5-2). Dregan; Rechichi (72° Oproiescu), Pusic, Prestigiacomo; Nguigne, Palazzolo (74° Salvia), Sinatra (46° Christopoulos), Meola, Di Rienzo; Lo Faso (81° Sofrà), Mudrinski. All. Favarin (Gerlero, Di Stefano, Ferrigno, Centorbi, Lo Curto).
Nuova Igea Virtus (4-3-3). Belmonte; Maltese, Ferrante, Di Palma (52° Bonavita), Della Guardia; Biondo (73° Currò), Calafiore, Carullo (80° Ferrigno); Gambino (66° Pipitone), Trombino (79° Imoh), Cannatella. All. Panarelli (Costantini, Rana, Maggio, Mazza).
Arbitro. Daniele Chindamo di Como, coadiuvato da Angelo Smiraglia e Marco Garofalo di Palermo.
Reti. 21° Calafiore (I); 23° Gambino (I).
Ammoniti. 37° Sinatra (A); 47° Di Palma (I); 47° Meola (A); 65° Rechichi (A); 69° Christopoulos (A).
Angoli. 3-3
Recuperi tempi. 1′ + 6′